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Alla corte di Caterina de Medici

 

Caterine de Medici spos nel 1533 Enrico II re di Francia.Lei lo segu in Francia, ma port con se dallItalia il suo profumiere di fiducia Renato Bianco, noto come Ren il Fiorentino.

Ren non era esperto solo di profumi, ma anche di cosmetici e tra le sue ricette di bellezza ve ne era una che divenne presto di gran moda tra le dame di Corte.

Ren consigliava di lavarsi il viso prima con acqua calda e poi con del vino rosso, ovviamente di ottima qualit.

La pelle ne traeva giovamento e il colorito si ravvivava.

E se lo facevo le Regine

 

Dal passato il vino aureo per mantenersi giovani.

 

In un antico trattato del trecento sui vini medicinali, stata scoperta una ricetta davvero curiosa, si tratta del vino alloro spento.

Dice lantico manoscritto: Si spenga una lamina doro ardente in vino buono per 40-50 volte e si lasci chiarire; infine si coli con attenzione e si conservi. Questo vino conforta il cuore e conserva la giovinezza.

Oggi loligoterapia, che utilizza i metalli a scopo terapeutico, consiglia luso delloro per ripristinare le forze e le reazioni vitali e quindi anche per mantenersi giovani pi a lungo.

Oggi si pu realizzare una versione un po pi moderna della ricetta che abbiamo citato in precedenza.

Immergete un foglietto doro in litro di vino rosso di buona qilit.lasciate riposare per  7 giorni, agitando il recipiente una volta al giorno, quindi filtrate e bevetene 2 bicchierini al giorno.

Fate molta attenzione ad accertarvi al momento dellacquisto che i foglietti siano di oro vero, in caso contrario potrebbero risultare tossici.

Dimenticavo, i foglietti doro si acquistano nei colorifici che vendono prodotti per la doratura.

 

E per il corpo ............................

Il vino floreale

Questa preparazione ha origini antiche, infatti i profumieri dellantica Roma erano soliti immergere i fiori nel vino per ottenerne le essenze.

Mettete in un barattolo di vetro con chiusura ermetica 1 tazza di fiori di lavanda e di petali di rosa

Aggiungete di tazza di vino rosso di buona qualit. Chiudete il recipiente  e  lasciate macerare il preparato per 8 giorni, agitando il barattolo una volta al giorno.

Passati gli 8 giorni filtrate e conservate il prodotto ottenuto in una bottiglietta di vetro scuro.

Se non avete a disposizione i petali dei fiori, potete utilizzare gli oli essenziali in questo modo.

10 gocce di olio essenziale di lavanda, 10 gocce di olio essenziale di rosa e 5 gocce di olio essenziale di neroli gli oli vanno aggiunti a 50 ml di vino rosso di buona qualit.

Lasciate riposare il preparato per 2 giorni.

E indicato come tonico e  per profumare il corpo.

 

Unguento al vino

In caso di pelle arrossata a causa del sole,

tra i tanti rimedi naturali contro le scottature solari potete provare anche in questo modo:

mescolate 1 tazza di vino, 1 tazza di olio di vinaccioli e incorporatevi unalbume duovo montato a neve. Spennellate il composto sulle zone irritate. Il sollievo immediato.

 

Questa volta mi sento di consigliarvi un trattamento contro linvecchiamento della pelle

 

Fanghi al Merlot

 

In una terrina mettete 1,5 kg dargilla verde ventilata (la trovate in erboristeria) e aggiungete vino rosso di buona qualit (sono indicati i Merlot) e acqua minerale naturale (vino e acqua andranno aggiunti in eguale quantit) mescolate e continuate ad aggiungere i due liquidi fino a quando non avrete ottenuto un composto cremoso ed omogeneo.

Distendete largilla, sul corpo (oppure solo in zone specifiche, tipo le gambe, il seno, i glutei, laddome etc) il composto dovr avere uno spessore di alcuni millimetri, avvolgete il corpo (o la parte interessata) con della pellicola trasparente (quella usata per gli alimenti va benissimo) e lasciate in posa per circa 30 minuti. Al termine, asportate il fango con acqua tiepida.

 

Un consiglio al quale prestare attenzione, dato che largilla potrebbe intasare lo scarico della doccia, consigliabile lavarsi in una tinozza.

Una variante per ovviare questinconveniente quello di imbibire delle bende nel composto reso molto liquido, e procedete al bendaggio della parte alla quale avete deciso di dedicare una coccola, lasciate in posa 30 minuti, ed eliminate gli eventuali residui con acqua tiepida.

Un consiglio vista la stagione fredda, usate acqua calda per diluire largilla, sar meno sgradevole lapplicazione delle bende. Il vino? Beh, lasciatelo a temperatura ambiente.

Per il fango potete metterlo a bagno maria in acqua calda per fare in modo che anche questo si scaldi.

 

 

Un altro consiglio che arriva direttamente dalle cabine destetica di un Centro Benessere.

Anche voi potrete provare un trattamento davvero speciale, senza muovervi da casa vostra.

Una coccola per eliminare le cellule morte e rendere la pelle morbida e luminosa.

 

Unite, e amalgamate bene, 1 kg di miele a litro di vino rosso dottima qualit (in questo caso la scelta migliore cade sui Cabernet) e litro di latte.

Mescolate il tutto in modo da renderlo omogeneo utilizzando un cucchiaio di legno. Quando il composto sar pronto, distendetelo in modo uniforme sul corpo. Se la miscela dovesse risultare troppo liquida, aggiungete altro miele.

Anche in questo caso, dovrete avvolgere il corpo con la pellicola trasparente, oppure (se volete) potete utilizzare un lenzuolo pulito.

Lasciate in posa per 30 minuti, quindi eliminate il cataplasma con una doccia tiepida.

A doccia ultimata, potrete completare il trattamento con un massaggio utilizzando 20 cc di olio di vinaccioli ai quali aggiungerete 5 gocce di olio essenziale di rosa e 5 di sandalo.

Adesso, fatevi ammirare e .Accarezzare dal vostro Lui, si accorger sicuramente della differenza.

La pelle ringrazia, e non solo quella.

 

Perch questo potere di rendere la pelle luminosa?  Il vino contiene lacido piluvico, una sostanza che un ottimo esfoliante della pelle, inoltre, questacido stimola il rinnovamento cellulare e da qui la luminosit della pelle stessa.

Dicono i saggi

Il vino .. la poesia della terra   ( Mario Soldati)

Mentre Franco Martinetti (enogastronomo) cita: Spesso mi piace paragonare il vino migliore a una bella donna, capace di dispensare un fascino intenso e  avvolgente che, di volta in volta, pu assumere i toni morbidi e seducenti di un incontro romantico o suscitare lentusiasmo inebriante e gioioso espresso dalle parole di Don Giovanni nellopera mozartiana : Vivan le femmine! Viva il buon vino! Sostegno e gloria dumanit.

QUALI LE QUALITA DEL VERO BEVITORE

Paolo Monelli, scrittore appasionato e competente di vino, scrisse nel suo libro Il Vero Bevitore:

La qualit precipua del vero bevitore la misura; potr,bevendo, indursi in maggior abbandono con un amico, dar giudizi pi franchi; manifestare con minor ritegno simpatie e antipatie; ma la sua natura resta quella che , se di natura sincero non ha bisogno di vuotare una bottiglia per dire quello che pensa, se bugiardo resta tale anche nellebrezza del banchetto; solo che quella cha da sobrio sarebbe una squallida sciocca menzogna, pu diventare , dopo una bevuta, una verit in maschera (the truth in masquerade, come disse Byron), una lieta fantasia, poesia pura.

il vero bevitore si distingue dal bevitore corrente, dal beone, dallubriacone, per virt simili a quelle  che fanno riconoscere il vero signore, il gentleman, dalle persone per le quali la buona educazione e le maniere corrette sono soltanto unincerta mano dintonaco.

Loptimus potor (vero bevitore) sa quando fermarsi, non perch sia dissetato, ma perch lebbrezza raggiunta gli pare bastevole e il gradito effetto di quanto ha bevuto non ha bisogno di essere supportato da altro liquido.

Bere fino a quando si resta gentleman.

SAPER GUSTARE IL VINO

Arturo Marescalchi, enologo ha scritto Storia della vite e del vino in Italia dove cita:

Consumare del vino assai meno importante che saper gustare il vino.

profanare le origini mitologiche , il simbolismo cristiano, la millenaria storia e le pi belle tradizioni avite, mandar gi prosaicamente dei bicchieri di vino. Il vino va  bevuto con alto senso di poesia, quasi con religione. E poich esso veramente spirito della nostra terra, estasi della nostra luce, va bevuto nel quadro del paese con la mente e il cuore pieni di ricordi, di vicende e di costumanze antiche e gentili.

 

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